martedì 30 giugno 2015

America, ci avevi già deluso con il rifiuto del protocollo di Kyoto, poi con la crisi finanziaria e adesso con la Corte Suprema che "riconosce" il matrimonio gay.

Sono anni che in questo blog ci sforziamo di dimostrare che il ragionamento sereno, privo di pregiudizi ideologici, porta a conclusioni di senso comune. Vicini alla realtà o la Realtà stessa. Guarda un po' dove si trova adesso l'America: a "riconoscere" (e queste virgolette oggi lì, domani qui in Italia, potrebbero costarmi l'arresto!) il "matrimonio gay". Due uomini che si "sposano" fra di loro, due donne che si "sposano" fra di loro fanno un "vero" matrimonio. Lasciamo stare che per il matrimonio ci vuole una mater, ma anche un pater. Che per generare all'interno del matrimonio ci vuole un pater e una mater. Tutto ciò non importa. Si può surrogare in qualche modo. Usando embrioni, impiantandoli nell'utero di una donna e così si risolve il problema. Come si sia giunti a tale aberrazione innaturale abbiamo cercato di spiegarlo in termini morali, psicologici e filosofici nei primi capitoli del blog, che poi è divenuto un libro "Finalmente liberi", che non è un best seller, anche perché dice cose scomode e non permette agli eterni adolescenti di dormire sonni tranquilli. C'è chi li consola, chi li legittima questi eterni adolescenti - ce ne sono tanti in  giro - e questo libro certamente non lo fa. Chi lo ha letto, però, mi ha detto che è del tutto scorretto dal  punto di vista "political" ma che aiuta a riflettere e a scegliere, che poi significa che aiuta ad essere più liberi.


Ci eravamo alimentati anche noi dell'American Dream, il sogno della realizzazione nel lavoro, nella nazione dove ha sede la libertà, che ti saluta con la statua della libertà, dove l'uomo arrivato con la valigia di cartone poteva nel giro di alcuni anni di lavoro, comprarsi una sua casa o anche realizzare una vera e propria fortuna.

foto di Jesus Larena

Adesso abbiamo assistito al crollo dell'imperialismo americano, che voleva proteggere il resto del pianeta dal nemico affondato dal regime comunista, abbiamo visto a Kyoto come il bene del pianeta viene dopo l'economia americana, "al di là delle balle più o meno buoniste sul clima che cambia e il buco dell'ozono". I soldi, l'economia: queste sono le cose che contano davvero.
Tant'è vero che l'economia americana e quella di tutto il mondo è stata messa in ginocchio dalle decisioni di pochi che stavano - e stanno ancora! - al potere e che hanno deciso che il loro guadagno, che non aveva niente di morale e che aveva il proprio appetito come unico limite all'arricchimento assoluto, non era sufficiente e quindi giù a speculare, a gonfiare, a riempire di bugie tutta la finanza, senza che vi fosse alcuna corrispondenza con l'economia reale.
All'amoralità come al peggio non c'è limite.
Ed ecco che siamo arrivati a questa decisione della Corte Suprema, il massimo organo giudiziario della più grande potenza mondiale che s'inchina di fronte alla lobby gay che non si accontenta - no - di avere l'uguaglianza di diritti sul lavoro. No: questa lobby che spesso prescinde dalle idee dei suoi stessi "interessati" decide che è arrivato il momento di stravincere: ci vuole anche il matrimonio gay, certo! Questa sì che è vera parità di diritti, il resto non è abbastanza, il resto è comunque una condanna ad un ruolo di secondo piano, di chi non potendo trasmettere la vita, si trova ai margini della stessa. E quindi organizza - la lobby, non gli omosessuali - spettacoli inverecondi che sbeffeggiano alla Chiesa e a tutti quelli che non la pensano come loro, che sono residui di preistoria. Siamo nel 2000! Lo volete capire? Siamo nel 2000!


Infatti e presto o tardi ce ne accorgeremo che a dare spazio a queste smanie libertine si perde il senno e ci si rende ridicoli. Ridicoli, certo. Ridicolo è Obama, che festeggia la conquista della libertà, nel giorno più triste che ha contraddistinto il suo mandato e che verrà ricordato come "quell'imbecille che arrivò equiparare - pensate! - due gay a un uomo e una donna sposati!".
Certo non si tratta solo di lui. L'intelligencija americana inneggia alla "conquista di diritti civili", già: contro la natura, che non può generare attraverso i gay, la vita e la stessa civiltà.


I diritti dei bambini? Che importa? Sono i diritti dei "grandi" immaturi, quelli che oggi vincono. Che vuoi? Bellezza, è la legge del più forte.

domenica 14 giugno 2015

Il Papa sul gender: "Colonizzazione ideologica"

Riporto il testo integrale di una domanda ed una risposta al Papa durante il viaggio di ritorno dalle Filippine tratto da Radio Vaticana del 19.1.2015. Al Papa un giornalista tedesco  rivolge due domande di cui la prima è quella che ci interessa ora e la seconda è quella famosa, abbondantemente manipolata dai giornalisti, sull'apertura alla vita, che però fu trasformata in "i cristiani non devono fare figli come conigli". Sulla seconda ci siamo già soffermati in un precedente post, guardiamo cosa dice il Papa sul "gender".


Quarta domanda, Jan-Christoph Kitzler della Ard, la radio tedesca, per il gruppo tedesco:
Grazie, Santo Padre. Vorrei ritornare un attimo all’incontro che ha avuto con le famiglie. Lì ha parlato della “colonizzazione ideologica”. Ci potrebbe spiegare un po’ meglio il concetto? (...)

Papa Francesco: La colonizzazione ideologica: dirò soltanto un esempio, che ho visto io. Venti anni fa, nel 1995, una Ministro dell’Istruzione Pubblica aveva chiesto un prestito forte per fare la costruzione di scuole per i poveri. Le hanno dato il prestito a condizione che nelle scuole ci fosse un libro per i bambini di un certo livello. Era un libro di scuola, un libro preparato bene didatticamente, dove si insegnava la teoria del gender. Questa donna aveva bisogno dei soldi del prestito, ma quella era la condizione. Furba, ha detto di sì e anche ha fatto fare un altro libro e ha dato i due (libri) e così è riuscita… Questa è la colonizzazione ideologica: entrano in un popolo con un’idea che niente ha da fare col popolo; sì, con gruppi del popolo, ma non col popolo, e colonizzano il popolo con un’idea che cambia o vuol cambiare una mentalità o una struttura. Durante il Sinodo i vescovi africani si lamentavano di questo, che è lo stesso che per certi prestiti (si impongano) certe condizioni. Io dico soltanto questa che io ho visto. Perché dico “colonizzazione ideologica”? Perché prendono, prendono proprio il bisogno di un popolo o l’opportunità di entrare e farsi forti, per (mezzo de)i bambini. Ma non è una novità questa. Lo stesso hanno fatto le dittature del secolo scorso. Sono entrate con la loro dottrina. Pensate ai Balilla, pensate alla Gioventù Hitleriana. Hanno colonizzato il popolo, volevano farlo. Ma quanta sofferenza. I popoli non devono perdere la libertà. Il popolo ha la sua cultura, la sua storia; ogni popolo ha la sua cultura. Ma quando vengono condizioni imposte dagli imperi colonizzatori, cercano di far perdere ai popoli la loro identità e fare una uguaglianza. Questa è la globalizzazione della sfera: tutti i punti sono equidistanti dal centro. E la vera globalizzazione – a me piace dire questo – non è la sfera. È importante globalizzare, ma non come la sfera, ma come il poliedro, cioè che ogni popolo, ogni parte, conservi la sua identità, il suo essere, senza essere colonizzata ideologicamente. Queste sono le “colonizzazioni ideologiche”. C’è un libro, scusatemi, ma faccio pubblicità, c’è un libro che forse lo stile è un po’ pesante all’inizio, perché è scritto nel 1903 a Londra. È un libro che … a quel tempo questo scrittore ha visto questo dramma della colonizzazione ideologica e lo descrive in quel libro. Si chiama “The Lord of the Earth” o “The Lord of the World”, uno dei due. L’autore è Benson, scritto nel 1903, ma vi consiglio di leggerlo. Leggendo quello capirete bene quello che voglio dire con “colonizzazione ideologica”. (...)


Papale, papale. Questo è anche per Renzi, che nel decreto "Buona scuola" ha inserito anche l'indottrinamento gender, per il quale in Germania un genitore che si è opposto è stato incarcerato. Fantasia? No, ve lo abbiamo detto: la Realtà supera la Ragione e perfino la Fantasia. Vi consigliamo di dare un'occhiata a quest'articolo del Giornale: http://www.ilgiornale.it/news/mondo/germania-lezione-gender-bimbi-svengono-scuola-e-chi-protesta-1067842.htmlLo so: c'è chi già storce la bocca perché si tratta del Giornale. A costui vorrei dire: amico, a pregiudizi come stai? Piuttosto inguaiato, te lo dico io! Forse non ci rendiamo conto della rivoluzione subdola che questi "signori" stanno operando contro l'umanità. Sabato prossimo 20 giugno a Roma ci saranno diverse centinaia di migliaia di persone a manifestare contro questa ideologia: cristiani e non cristiani, è arrivato il momento di svegliarsi!
http://www.aleteia.org/it/societa/articolo/family-day-roma-20-giugno-programma-cirinna-fedeli-scalfarotto-5892596853374976.


Conchita Wurst-el

Per finire, dopo tanto disgusto - anche se "i gusti sono gusti" ma esiste pure "il buon gusto" e questo signore qui sopra non mi sembra che ne abbia - godiamoci una bella fotografia della famiglia Martens. Si tratta proprio di quella bella famiglia - si può dire? - di cui parlavo sopra, i cui genitori - papà e mamma, ormai occorre specificare, anche se questa rimane la famiglia "normale", si può dire? - sono stati incarcerati perché volevano sottrarre una delle loro figlie all'indottrinamento "gender", con alcuni bimbi svenuti a scuola. Stiamo tornando ai campi di concentramento?


Però, la famiglia Martens è proprio una bella famiglia (otto figli)! Si può dire? 
Diciamolo adesso perché se passa la legge Scalfarotto fra poco potremmo non poterlo dire più!

sabato 6 giugno 2015

Matrimonio gay ovvero quando i desideri dei grandi prevalgono sui diritti dei figli

Su Aleteia, che non smetto di raccomandare, ho trovato questa interessantissima lettera di Katy Faust, una trentottenne figlia di "genitori" gay (due "mamme") che invita a riflettere non solo sullo sciagurato gesto di forzare la natura che prevede che il figlio nasca da un uomo ed una donna, ma dalle conseguenze nefaste sul figlio stesso di mancare dell'apporto dell'altro genitore, il che corrisponde ad un suo preciso diritto. Desiderio dei genitori gay che diventa diritto contro un diritto di natura: è aberrante, ma siamo arrivati a questo. Ma stiamo scherzando? Ahimè no, non stiamo scherzando, stiamo facendo quello che il barbiere prosaicamente ma realisticamente mi diceva già diversi anni or sono: "Dottò, con tutto il rispetto, ci stiamo tagliando i coglioni da soli!".

(foto da www.christianpost.com)

http://www.aleteia.org/it/dal-mondo/articolo/caro-giudice-kennedy-lettera-aperta-del-figlio-di-un-amorevole-genitore-gay-5281357710229504?

SI TRATTA DELLA LEGGE DEL PIU' FORTE. Quella che era prima una categoria ingiustamente oltraggiata oggi è riuscita a fare leva su una rappresentazione buonista che è falsa come la plastica: I VERI DEBOLI OGGI SONO I BAMBINI E LA FAMIGLIA e occorre dirlo forte.

Da leggere attentamente e meditare.


Riflessioni da quarantena

me, dopo 54 giorni di "quarantena" In questi giorni di forzata clausura, quando arrivano i momenti difficili in cui ti f...