giovedì 7 dicembre 2017

Verso la grotta - Viaggio alla scoperta del Natale -1

Ci avviciniamo al Natale: ci sono molti modi di viverlo.
A Napoli si conosce una canzone di Renato Carosone che fa così:
Mo' vene Natale
Nun tengo denare
me leggio o' giurnale 
e me vaco a cuccà.


Lo spirito un po' scanzonato dei napoletani entra facilmente in sintonia con queste parole spiritose, ma tutto sommato tristi dell'autore napoletano e finisce col ripeterlo spesso e noi annuiamo senza volerci nascondere che spesso anche noi non riusciamo a viverlo bene, come vorremmo.
Lo possiamo vivere come una bella festa familiare, in cui ci si rivede con i propri cari, si passano dei bei momenti insieme e se si può - e si vuole - si va a Messa, sennò... beh, in fondo non è così importante, l'importante è stare bene con gli altri. Si questo è l'importante, la Messa non è la cosa più importante.
Lo possiamo vivere con fastidio, anche con una certa apprensione. Il Natale è bello ma è come una fotografia e la mia adesso non è proprio una bella situazione... perché dovrei fare una fotografia? Anzi, sai che ti dico? Mi da fastidio, questo Natale: Natale, Natale, Natale, non si sente parlare d'altro. Ma cos'è questo Natale? Una festa commerciale. Credi ancora alle favole?
Lo possiamo vivere come il succedersi delle solite immagini che si ripetono ogni anno: i bambini che fanno festa, noi che cerchiamo di calpestarci i calli il meno possibile, il presepe, magari anche la messa con la predica del prete che ci ricorda che Gesù si è fatto bambino, i dolci e poi, passata la festa, un senso di vuoto incredibile, un'angoscia senza fine. Certo, è bello stare insieme, ma poi, quando si rimane soli, il cuore si stringe e ci viene da piangere.
Lo possiamo vivere così lasciandolo trascorrere senza che faccia troppo danno e buttando via il bambino con l'acqua sporca.
Lo possiamo vivere anche come un'occasione d'incontrare Dio, sapendo che è venuto per incontrare noi. Veramente non sappiamo da dove iniziare ma, se ci pensiamo bene, non dobbiamo iniziare noi, perché ha già iniziato Lui. Si è fatto bambino!


Cosa avrebbe dovuto fare di più per farsi presente a noi? Per incontrarci e per farsi voler bene? Per insegnarci ad amare, a noi che ce ne dimentichiamo così spesso?
Una strada per tornare a stupirci di fronte alla grotta del presepe è questa magnifica serie di lezioni dell'allora Card. Ratzinger sul Credo, della quale qui inserisco la prima puntata.
Si tratta di una strada importante per arrivare ad apprezzare meglio il Natale, che, alla fine è il Natale di Gesù.


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