martedì 8 settembre 2015

...e noi dovremmo essere contenti di consentire per legge di formare "famiglie" gay?

Il ragionamento dell'ideologia gender è questo: Ciascuno nasce come si vuole, anche facendo ricorso alle nuove tecniche artificiali e poi a un certo punto "sceglie" di che sesso vuole essere. Siccome la famiglia tradizionale - formata da un uomo, una donna ed, eventualmente, uno o più figli - è in crisi, non è il caso di lasciare che sia l'unica possibile. Devono esserci anche quelle con due mamme, due papà o anche più di una mamma o di papà. Perché no? Ormai ci sono arrivati tutte (o quasi tutte) le nazioni moderne... (nel senso di "evolute", "all'avanguardia",...).

Sarebbe anche intrigante come romanzo fantascientifico, se non fosse - ahimè - la tragica realtà! Adoro la realtà, sono convinto che sia più creativa della migliore (o peggiore) mente creativa ma, sono convinto anche che dobbiamo avere un atteggiamento attivo nei suoi confronti e contribuire a migliorarla. Il triste spettacolo di chi vuole scimmiottare le famiglie vere e "sposarsi" con il proprio compagno dello stesso sesso non può fare a meno di considerare la natura. La natura è la sostanza di ciò che si è in quanto generato (viene dal latino nascor, nasceris, natus sum, nasci) ed in grado di generare.

Ci rendiamo conto dell'autodistruzione nella quale ci stiamo lentamente avvicinando sempre galleggiando sull'idea politicamente corretta che questo è giusto, è normale, è buono verso i più deboli (che sarebbero i gay) e cullandoci in questa illusione portata dall'individualismo del cosiddetto "pensiero debole"? Vogliamo riscoprire una buona volta il legame con la realtà della natura prima di annientarci del tutto?


Esagero? Proviamo a vedere quali disastri sta generando negli stati in cui questo è già possibile.

Quello che davvero mi fa paura in tutto questo è che ci sia tanta gente buona e anche preparata che cade nel tranello e rimane nell'immobilismo più totale: "certo io non vorrei mai che mio figlio formasse una famiglia gay, ma non posso impedire agli altri che lo facciano".

Vogliamo pensare per una volta al bene dei figli o dobbiamo ritenere che sia giusto pensare solo agli adulti? Vogliamo pensare al bene comune anziché fermarci a quello dei singoli individui?

Non possiamo fare spallucce e cercare l'integrazione nel "politicamente corretto". Si certo, in compagnia si sta meglio, soprattutto se si tratta dei cosiddetti "benpensanti" (lo dice Repubblica, lo dice il Corriere)... salvo poi a scoprire che è troppo tardi per tornare indietro. Corsi e ricorsi storici? Può darsi, ma non credo che un atteggiamento attendista o fatalista sia la cosa migliore per ciascuno di noi e per tutti di fronte alla Storia. Se sbagliamo quante generazioni ci vorranno per riparare il danno, ammesso che qualcosa si possa riparare?

Noi adesso abbiamo sulla coscienza le generazioni future o - diciamocelo pure - ce ne freghiamo e "saranno solo cavoli loro"?

...e noi dovremmo essere contenti di consentire per legge di formare "famiglie" gay?

Ci sono poche cose che vale la pena di difendere con le unghia e con i denti e fra queste c'è la vita e tutto ciò che la genera e la protegge: i genitori, i bambini, la famiglia, l'educazione, l'uso corretto della sessualità. Se transigiamo su questi punti fondamentali vuol dire che siamo disposti a transigere su tutto perché non ce  ne importa più niente di niente.

Prendi posizione amico, amica:

E' QUESTIONE DI VITA O DI MORTE, NEL VERO SENSO DELLA PAROLA! 

Ecco la petizione da firmare su CitizenGo per bloccare la legge Cirinnà:

http://www.citizengo.org/it/25365-stop-immediato-alla-legge-cirinna?sid=MzU0NDkzOTQ3MzkxMzg5

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