I suoi genitori si erano opposti alla decisione del Great Ormond Street Hospital di Londra, dove era ricoverato il bimbo, di staccare la spina al piccolo, in quanto non ci sarebbero più sufficienti speranze di ripresa.
A questo punto è intervenuta l'opinione pubblica internazionale - fra i quali il nostro Presidente Mattarella, il Presidente americano Trump - e chiede di salvare il piccolo. L'Ospedale Bambin Gesù di Roma d'accordo con un'equipe ospedaliera americana - per tentare la terapia alternativa che il neurologo Michio Hirano sta sperimentando in fase embrionale alla Columbia University di New York - mette in atto un protocollo che - affermano - potrebbe salvare la vita di Charlie.
"Gli esperti della equipe internazionale che ha redatto il documento propongono una terapia a base di deossinucleosidi, delle molecole simili ai 'mattoni' del Dna. Nel documento dimostrano, sulla base di studi già su riviste scientifiche e di dati ancora non pubblicati, che queste molecole sono in grado di superare la barriera emato-encefalica, quella che separa i vasi sanguigni dal cervello, e quindi avere effetto sull'encefalopatia che ha colpito il piccolo. "Esistono evidenze scientifiche - scrivono - a sostegno del fatto che i deossinucleotidi esogeni applicati a cellule umane con mutazione RRM2B in coltura, accrescono la replicazione e favoriscono il miglioramento della sindrome da deplezione del DNA".
La mutazione a cui si riferiscono i medici è la stessa che colpisce il piccolo. "Siamo consapevoli - concludono gli esperti - del fatto che la terapia con deossinucleotidi per il deficit RRM2B sia sperimentale e, in teoria, dovrebbe essere testata su modelli murini. Tuttavia, non c'è tempo sufficiente per svolgere questi studi e giustificare il trattamento per Charlie Gard, che è affetto da una grave encefalopatia dovuta a mutazioni RRM2B. Alla luce di questi importanti nuovi risultati riguardanti la biodisponibilità dei deossinucleotidi somministrati per via esogena nel sistema nervoso centrale, chiediamo rispettosamente che questa terapia possa essere somministrata a Charlie Gard".
Ma il tempo passa e, benché il bambino reagisca alle cure rimanendo in vita ben al di là di quello che avrebbero consentito i medici del G.O.S.H. (che già a febbraio avrebbero staccato la spina se le funzioni celebrali e vitali del piccolo sono compromesse definitivamente.
A questo punto i genitori chiedono di avere a casa il piccolo per assisterlo nelle sue ultime ore ma il G.O.S.H. non concede di portalo a casa perché "il ventilatore non passa dalla porta e ci sono scale e spigoli da superare". Il giudice decide di non assegnarlo ai genitori ma ad un Hospice incaricato di stubarlo. Sembra un dramma incredibile ma purtroppo è la triste realtà!
Con Charlie sta morendo anche l'Inghilterra, grande paese in fin di vita, che decidendo di strappare un figlio ai propri genitori ha perso ogni traccia di umanità, nei suoi medici, nei suoi giudici, nella sua intera grave responsabilità.
Ieri sera alle 19,00 Charlie ci ha lasciato. Siamo ormai in piena eutanasia: stabilire, senza il consenso dei genitori, che il miglior interesse per il bambino è quello di staccare la spina non è altro che questo. Che Dio ci aiuti! Ieri sera Mons. Paglia, molto vicino al Papa diceva "Dio non stacca la spina". Adesso è il momento di pregare. Pregare e riflettere.
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